Skylab: il primo lancio nello spazio ha compiuto cinquant’anni

Lo Skylab venne lanciato in orbita il 14 maggio 1973 e venne consacrato come la prima stazione spaziale statunitense. Si trattò di un risultato monumentale per la NASA e per gli Stati Uniti nel loro complesso. L’idea dello Skylab nacque alla fine degli anni Cinquanta, quando scienziati e ingegneri della NASA iniziarono a pensare alle possibilità di stabilire una presenza permanente nello spazio.

Il suo progetto fungeva da test e assumeva le vesti di un laboratorio, in cui gli astronauti avrebbero potuto condurre esperimenti a gravità zero. E studiare gli effetti del volo spaziale a lungo termine sul corpo umano. Quando ripensiamo al lancio dello Skylab, 50 anni fa, non possiamo fare a meno di stupirci dell’ingegno e della determinazione degli scienziati e degli ingegneri che lo hanno reso possibile.

È stata un’idea audace e coraggiosa, che ha cambiato il modo in cui pensiamo all’esplorazione dello spazio. Abbiamo un debito di gratitudine nei confronti di tutti coloro che hanno lavorato allo Skylab e dei coraggiosi astronauti che lo hanno chiamato casa.

Il viaggio lungo cinquant’anni dello Skylab

Lo Skylab fu lanciato in orbita da un razzo Saturn V, lo stesso tipo di razzo che era stato usato per mandare gli astronauti dell’Apollo sulla Luna. Si trattava di una struttura massiccia, con una lunghezza di oltre 30 metri e un peso di oltre 77 tonnellate. Era divisa in diversi compartimenti, tra cui gli alloggi per l’equipaggio, un’area medica, un’officina e vari laboratori scientifici. La stazione era alimentata da pannelli solari e disponeva di un proprio sistema di riciclaggio dell’acqua e dell’aria.

Nel corso della sua vita, lo Skylab avrebbe ospitato tre diversi equipaggi di astronauti, che avrebbero trascorso un totale di quasi 171 giorni nello spazio. Hanno condotto centinaia di esperimenti e studi, dall’osservazione del sole allo studio degli effetti dell’assenza di gravità sul corpo umano. Hanno anche condotto riparazioni e manutenzioni sulla stazione stessa, compresa una drammatica missione di riparazione per sistemare i danni causati dal lancio della stazione.

Nonostante i suoi successi, la vita dello Skylab si interruppe troppo presto. Nel 1979 rientrò nell’atmosfera terrestre e si spezzò sopra l’Oceano Indiano. Sebbene sia stata una triste fine per un risultato incredibile, l’eredità dello Skylab continua a vivere. Ha aperto la strada a future stazioni spaziali come la Mir e la Stazione Spaziale Internazionale.

Senza considerare quanto le sue scoperte scientifiche continuano a informare la nostra comprensione dello spazio e dell’universo. E non possiamo che augurarci altri cinquant’anni di scoperte.