I social network sono arrivati nelle nostre vite nei primi anni del 2000. È stato Facebook nel 2004 a dare vita a una vera e propria rivoluzione digitale. I social network hanno infatti cambiato il modo di comunicare, la pubblicità e l’economia. Grazie ai social siamo riusciti a ridurre le distanze, abbiamo individuato un nuovo modo di esprimerci e, la necessità di dover gestire queste piattaforme dal punto di vista del web marketing, ha portato alla nascita di nuove professioni, come social media manager, web analyst, grafici per i social e tante altre figure necessarie a rendere i social network un canale di business. La domanda e l’offerta sono talmente ricche che le università hanno adattato l’offerta formativa alle richieste, inserendo dei master in social media manager tra i percorsi post-laurea per formare i professionisti dei canali social online. I corsi post-laurea per diventare professionisti dei social network si possono seguire sia negli atenei tradizionali sia negli atenei online riconosciuti dal MUR, l’Università Niccolò Cusano, che propone master di 1°e 2° livello da seguire in modalità e-learning. I cambiamenti derivati dai social network sono dovuti principalmente ai numeri, che continuano a crescere nonostante si ritengano in calo di popolarità. Analizziamo gli ultimi dati disponibili sia nel mondo sia in Italia.
I social network nel mondo
Per avere i dati più aggiornati nel mondo dei social network, lo studio di riferimento è quello che realizza annualmente l’agenzia We Are Social. Dall’ultima analisi, il numero di utenti attivi sui social ha superato i 5 miliardi nel mondo, circa la metà della popolazione globale, che, secondo l’Onu, ha superato gli 8 miliardi di persone. Rispetto al 2022, l’aumento degli utenti attivi è del 5,6%, superando la crescita della popolazione mondiale, che è dello 0,9%. Il social network con più iscritti al mondo è Facebook di Meta, con 2,19 miliardi di utenti attivi. Segue Instagram con 1,65 miliardi e TikTok con 1,56 miliardi. La permanenza sui social è molto alta. In media una persona trascorre 2 ore e 23 minuti sulla piattaforma che preferisce e ogni mese utilizza 6,7 piattaforme online. È necessario considerare che molti utenti sono automatizzati, ossia sono dei bot e le persone utilizzano anche identità diverse. I social network sono dunque sicuramente popolosi e molto attivi, ma è fondamentale stare attenti alle interazioni ed essere consapevoli di cosa si fa. L’utilizzo dei social sta avendo infatti ripercussioni negative, come la diffusione delle fake news e conseguenze sul benessere delle persone. A gennaio 2024 il sindaco di New York ha accusato i social network di essere pericolosi per la salute dei giovani, anche perché promuovono uno stile di vita sedentario e creano delle dipendenze. Questa affermazione è apparsa come una dichiarazione di guerra alle big tech, con proposte di aumentare l’età di accesso ai social network e di educare i ragazzi all’utilizzo di queste piattaforme.
I social network in Italia
In Italia sono 43 milioni le persone attive sui social, quasi il 73% della popolazione. Rispetto allo scorso anno sono diminuiti del 2,5% gli utenti, anche se è aumentato il tempo medio di permanenza. Il social più utilizzato è whatsapp di Meta, con il 90,3%, segue Facebook con il 77,5% e Instagram con il 75,3%.
La permanenza sui social è di 1 ora e 48 minuti ed è TikTok il social su cui si trascorre la maggior parte del tempo, con 32 ore e 12 minuti al mese. AL 2°posto c’è Youtube con 18 ore 15 minuti e al terzo Facebook con 16 ore e 37 minuti. Le motivazioni per l’utilizzo dei social sono legate principalmente a informarsi, occupare il tempo libero e restare in contatto con le persone care (tutte motivazioni oltre il 40%).
Rispetto al 2022 cresce il desiderio di intrattenimento, con un +1,4%. In questa motivazione c’è anche la radice del cambiamento dei social network, che perdono sicuramente quota per quanto riguarda l’appeal meramente promozionale, anche se la ricerca di prodotti sui social interessa il 30% degli utenti attivi.