Peggy Whitson, l’astronauta dei record, è partita per una nuova missione privata nello spazio e lo ha fatto sulla Space X. Non è la prima volta poiché con la stessa navetta spaziale era partita già un’altra volta. Il 23 aprile 2021, Space X ha lanciato la sua seconda missione privata verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
La missione, denominata Inspiration4, è un evento storico in quanto si tratta del primo volo spaziale interamente civile. Il volo è guidato dall’imprenditore Jared Isaacman, che ha noleggiato la missione e ha donato gli altri tre posti a persone che esemplificano lo spirito di “generosità, speranza e prosperità”.
Il team di quattro persone comprende Hayley Arceneaux, sopravvissuta al cancro e assistente medico, Chris Sembroski, veterano dell’aeronautica militare statunitense e dipendente dell’industria aerospaziale. E la dottoressa Sian Proctor, geoscienziata e divulgatrice scientifica. Tuttavia, il membro più importante dell’equipaggio di Inspiration4 è Peggy Whitson. L’astronauta da record con più di 665 giorni nello spazio e 10 passeggiate spaziali all’attivo.
Peggy Whitson sulla Space X: altro viaggio, altra avventura
L’inclusione di Whitson nella missione sottolinea l’importanza di questo evento storico. È diventata la prima donna a comandare la ISS nel 2008 e ha stabilito diversi record nel corso della sua carriera. La sua esperienza sarà preziosa per l’equipaggio di questo nuovo viaggio che trascorrerà tre giorni in orbita intorno alla Terra a un’altitudine superiore a quella della ISS.
L’obiettivo principale della missione è portare quattro astronauti viaggiatori nello spazio. Il prezzo di ciascun biglietto equivale a 55 milioni di dollari, un costo non a portata di tutti! La seconda missione privata di Space X verso la ISS segna un’altra pietra miliare nella storia dell’azienda. Segue il successo della missione Crew Dragon Demo-2 nel 2020, che è stato il primo volo di prova con equipaggio della navicella Dragon.
La passata missione Inspiration4, invece, ha dimostrato le capacità di Space X nel condurre missioni spaziali private. Ma soprattutto era stato fatto per una raccolta fondi per il St. Jude Children’s Research Hospital. Speriamo non sia l’unico momento di charity della società ma che ne possa fare molti altri.
A ogni modo, la seconda missione privata di Space X verso la ISS è un evento emozionante che evidenzia i progressi compiuti nell’esplorazione spaziale. L’inclusione di Peggy Whitson, un’astronauta leggendaria, aggiunge una nuova dimensione alla missione. È una testimonianza dell’impegno di Space X per l’innovazione e della sua visione. Ovvero quella di rendere i viaggi spaziali accessibili a tutti. La missione apre nuove possibilità per il futuro dell’esplorazione spaziale e ispira una nuova generazione di appassionati dello spazio.